Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Je suis zappo

J

je suis zappoCiociaria Paranoica si oppone alla militarizzazione della Provincia di Frosinone

«In Ciociaria, si parla di intensificazione dei controlli alla movida, non solo per controllarla ma anche per difenderla […] questa mattina, per la secondo volta in poche ore, dopo l’attentato in Francia, si riunisce il comitato per la sicurezza presieduto dal prefetto Emilia Zarrelli [sic], al quale parteciperanno i vertici provinciali di tutte le forze dell’ordine. Già alcune ore dopo il massacro parigino, il comitato era […] riunito per accogliere le indicazioni del Viminale che chiedeva l’intensificazione della vigilanza su tutto il territorio» (Ciociaria Oggi, 15/11/2015)

«Presteremo attenzione ai luoghi di aggregazione – ha detto Santarelli [il questore, nda] – centri commerciali, cinema, luoghi di culto, di qualsiasi culto senza distinzione di fede, ma anche attività industriali e commerciali con maggiore attenzione a quelli di sigle di Paesi maggiormente esposti come Stati Uniti, Inghilterra e Francia» (Ciociaria Oggi, 16/11/2015)

«Riguardo i luoghi di culto, sotto controllo ci sono Montecassino e Casamari, Trisulti; le cattedrali di Sora, Frosinone e Cassino; il santuario di Canneto, la Scala Santa di Veroli. Poi i tre centri commerciali di Frosinone, i due di Cassino, quello di Sora e di Piedimonte San Germano, oltre ai mercati settimanali» (TG24.info, 17/11/2015)

Non potevo credere che stesse accadendo davvero: dopo Parigi toccava alla mia Provincia subire le ire del Daesh?

Ho chiesto un parere al professor Julio Sixto Cianfrocca (“siamo pronti a combattere, nessuno può minacciare la laicità della terra che appartenne a padri della democrazia come Giulio Andreotti e Giuseppe Ciarrapico”, mi ha detto), poi l’ho data vinta ai terroristi ed ho lasciato la Provincia di Frosinone con la mia famiglia per riparare a Roma che, per quanto potevo leggere in quei giorni, pareva un luogo molto più sicuro per vivere e crescere una bambina.

Tempismo perfetto: il giorno dopo alcuni terroristi islamici sono giunti ad Alatri con l’obiettivo di colpire luoghi di cultura. Non trovandone, hanno deciso di far saltare in aria l’Acropoli ma, grazie alle vibrazioni acustiche benefiche emesse dalla struttura, sono stati pervasi da un insolito benessere ed hanno desistito, diventando poi Testimoni di Geova.

Nel frattempo l’ultimo Abate di Montecassino è stato indagato per una torbida storia di soldi e droga, mentre Ahmed – il mio amico libico che pesca gamberi rossi della Louisiana nel Lago di Canterno – ha visto prima i suoi affari andare a rotoli e poi, come se non bastasse, è stato scambiato per il fuggiasco Salah da alcuni militari messi a presidiare uno dei principali centri della movida locale, il nuovo bocciodromo di Alatri.

Avuta notizia di quanto accaduto, questo pomeriggio sono tornato in Ciociaria per incontrare il mio amico.

“Ho avuto molta paura”, mi ha detto
“Posso solo immaginare”
“Non è facile essere arabi di questi tempi”
“Dai, beviamo una birra e non pensiamoci più”
“Non posso”
“Astemio?”
“No, musulmano”
“Già, scusa”
“Figurati”
“Lo dimentico sempre”
“…”
“Le strade oggi sono deserte”
“Da qualche giorno è sempre così”
“Forse è sempre stato così”
“Probabile”
“…”
“…”
“Sai cosa mi spaventa più di ogni altra cosa?”
“Ti spaventa che l’umanità dimentichi che c’è amore dappertutto e come riconoscerlo”
“Incredibile, come fai a saperlo?”
“L’hai scritto su Facebook dopo i massacri di Parigi”
“Vero”
“Fregato”
“Già”

Ciociaria Paranoica viene pubblicata da Gente Comune
“Je suis zappo” è stato pubblicato sul numero di Dicembre 2015

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

Un commento

  • Ci siamo, è quasi ora di un libro. In questo post ti sei superato. Hai le armi, però, per scrivere non della provincia di Frosinone (non solo) ma della provincia italiana, quasi – e ripeto quasi – uguale alla nostra.

Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

Contattami

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: