Escluso Ronaldo per ovvi motivi di divinità, negli ultimi trent’anni nessun centravanti dell’Inter è stato mai rilevante quanto Mauro Icardi: 76 reti in 123 partite nell’Inter più debole del ventunesimo secolo (5 gol in 3 presenze in questa stagione).
Ciononostante i sedicenti tifosi della Curva Nord comunicano che:
Non si fanno cori per Icardi. Così come per nessun altro giocatore. Non meritano niente – riporta il volantino distribuito allo stadio – Ne hanno di strada da fare ancora. Quando segna, Icardi o chiunque altro, segna l’Inter. Esultiamo per la maglia, non per questi mediocri uomini (ad essere generosi). Quando lo speaker annuncia la formazione, evitate di urlare il nome di quell’infame argentino
Premesso che l’annoso atteggiamento della Curva Nord dell’Inter anti-Icardi sarebbe stato intollerabile persino se tenuto con Pancev, Belfodil o Gabigol, pare assurdo che la società ancora oggi non prenda ufficialmente le distanze e provvedimenti contro questi “tifosi organizzati” che negli anni si sono distinti con minacce, insulti, vocabolario fascista e bu razzisti — comportamenti così lontani dalla storia e vocazione internazionale della nostra squadra.
Zhang e Zanetti prendano esempio da Lotito, che denunciò pubblicamente il malaffare presente nel tifo organizzato della Lazio — tra l’altro gemellato proprio con quello interista.
Lo devono ad Icardi, alla squadra, alla storia della società e a tutti noi, amabili simpatici tifosi disorganizzati .