Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Eutanasia e fede

E

Ho molta ammirazione e gratitudine per quel che Marco Cappato e lʼassociazione Coscioni fanno perché sia riconosciuto il diritto allʼeutanasia, a una morte serena, alla libertà di scelta del momento della fine delle proprie sofferenze. Sono tragedie private sulle quali credo che nessuno dovrebbe permettersi di proferire parola, vicende dolorosissime che – come singoli individui e come collettività – ci mettono di fronte a una serie di paradossi e riflessioni sul senso e la dignità della vita. Banalità: per quel che mi riguarda, a esempio, credo che non chiederei alcuna morte per me, e che cercherei di convincere una persona alla quale voglio bene a resistere e non cessare la propria vita. Per vigliaccheria e egocentrismo non vorrei mai morire, perché sono certo che la nostra esistenza si chiuda qui sulla Terra e che poi potremo sopravvivere solo nel ricordo degli altri – e per un tempo abbastanza esiguo, almeno per quel che riguarda noi uomini mediocri. Penso che, se un giorno fossi limitato nella mia esistenza, in ogni caso mi piacerebbe continuare almeno a conoscere il destino del mondo e delle persone che ho accanto, e per questo spero di campare ancora almeno altri duecento anni: mi interessano le storie degli esseri umani fatti di carne e ossa, e in questo interesse trovo il senso per sopportare e supportare la vita, anche quando pare insopportabile e insupportabile. Al contrario, se avessi fede e credessi in unʼaffollata esistenza ultraterrena, non avrei difficoltà a scegliere per me e consigliare ad altri di metter fine a una troppo complicata esistenza terrena – e invece, ohibò, le maggiori resistenze al diritto alla propria morte giungono proprio dagli agguerritissimi assertori dellʼesistenza dellʼaldilà.

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

Commenta questo post

Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

Contattami