La regione Lazio annuncia che il 2 giugno vaccinerà i maturandi – generalmente 18-19enni –, quindi prima di tanti coetanei e under 40 che lavorano nelle fabbriche, nei supermercati e nei centri commerciali, prima dei laureandi e dei rider, prima di tutti gli altri individui di qualsiasi età che avrebbero voluto vaccinarsi ma che non hanno potuto, per motivi più o meno chiari.
Non mi è chiaro neanche il motivo di questa scelta, forse dettata dalla necessità di proteggere i dipendenti scolastici che hanno deliberatamente deciso di non vaccinarsi, forse dal fatto che la variante zingarettiana del Partito Democratico si sente più vicina a Venditti, Brizzi (Fausto) e a quei quattro ragazzi con la chitarra piuttosto che a Marx, Petri (Elio) e a tutte quelle segretarie con gli occhiali che non vengono sposate dagli avvocati e finiscono a consegnare le pizze in nero a San Lorenzo.