Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Nelle mani dei balordi (il futuro dei nostri figli)

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Nell’agosto di ventotto anni fa la nave Vlora, carica di ventimila profughi albanesi, sbarcava a Bari.

Da allora, per venticinque anni, gli albanesi e i rumeni sono stati gli “stranieri d’Italia”, e così rabbrividisco quando da alcuni di loro sento apprezzamento per le politiche di Salvini.

Anche i napoletani sono stati stranieri in casa nostra, e così rabbrividisco quando l’ambulante abusivo dall’accento campano sottolinea come lui non sia uno di quei “negri”.

Non c’è altro che odio in questo Paese.

È il sentimento con il quale la gente comune ha votato e partecipato al successo del Movimento cinque stelle nell’illusione di possedere capacità di governo – che poi se l’uomo medio fosse capace di decidere il bene autonomamente non servirebbe alcun governo, il mondo sarebbe un paradiso socialista.

È lo stesso sentimento col quale i consensi si sono spostati sulla Lega di Salvini e che sta consegnando il futuro dei nostri figli nelle mani di un gruppo di balordi che disegnano un destino che, con spirito ottimista, immagino fatto più o meno di tracollo economico, scontro con l’unione Europea, controllo della Russia sul nostro Paese, guerra civile, scontro tra potenze e via di seguito.

Credo anche che, purtroppo, potrebbero non essere sufficienti le istituzioni democratiche, la non violenza, l’amore, la solidarietà, la comprensione e il buon senso per garantire la nostra sicurezza e la nostra libertà – se mai sono stati sufficienti, non questa volta.

Fa sorridere – o forse no – il pensiero che potrebbero essere i nostri figli i prossimi ad affrontare lunghi e pericolosi viaggi per fuggire dal loro Paese.

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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