Sono tante le cose brutte nell’avere un corpo. È talmente vero che non ci sarebbe bisogno di esempi, ma citiamo solo brevemente il dolore, le ferite, i cattivi odori, la nausea, la vecchiaia, la gravità, la sepsi, la goffaggine, la malattia, i limiti, ogni singolo scisma tra i nostri desideri fisici e le nostre reali capacità. Qualcuno dubita che ci serva aiuto per riconciliarci? Che ne abbiamo...
Sul referendum mancato
Sono solo uno tra i tanti firmatari della proposta di referendum per lʼeutanasia legale. È una battaglia di libertà che mi sta a cuore, così come la libertà delle donne di abortire (spesso ancora osteggiata, nonostante una specifica legge dello stato), così come mi sarebbero state a cuore – se avessi qualche anno in più – le lotte per il divorzio. Se penso a me stesso, sono quasi certo che non...
La nostra roccia
Mio nonno smise di invecchiare a settantʼanni e – uomo alto, dalle spalle larghe – mantenne un fisico invidiabile finché la lucidità non lo abbandonò del tutto ventisei anni dopo, e di lì il corpo in pochi mesi. Mi sono ricordato questa mattina di quando mio nonno aveva già novantadue o novantatré anni e, durante la cresima di mio cugino, lasciò il suo posto in panca a un signore malandato che si...
Viaggiare leggeri
Sto viaggiando leggero, è un arrivederci, stella mia che sei caduta, un tempo così luminosa. Sono in ritardo, chiuderanno il bar, un tempo suonavo la chitarra da Dio. Credo di aver perso le speranze su noi due. Non sono solo, ho incontrato un po’ di gente che viaggia leggera, come facevamo noi. Buonanotte, buonanotte stella mia che sei caduta. Penso che hai ragione, so che hai sempre ragione. So...
L’unica oltre l’amore
Per quel che può contare il mio giudizio, considero Giovanni Truppi e Niccolò Contessa i migliori cantautori italiani della mia generazione – o almeno quelli che più corrispondono alla mia idea di cantautore –, e perciò ero certo che avrebbero portato a Sanremo una bella canzone. Ora Truppi ha pubblicato una raccolta, una specie di best of che include il pezzo di Sanremo e, come seconda traccia...
Il celebre impermeabile blu
Sono le quattro del mattino, è la fine di dicembre, e ti sto scrivendo solo per sapere se stai meglio. New York è fredda, ma a me piace dove abito, in Clinton Street la musica suona per tutta la sera. Ho saputo che ti stai costruendo una casetta isolata dal resto del mondo e che adesso non hai alcun motivo per vivere. Spero solo che tu stia imparando qualcosa da questo. E sì, Jane è venuta qui da...
Dopo così tanto tempo, Marianne
Avvicinati, piccola mia,vorrei leggerti la mano:sai, mi sono sempre sentito uno zingarofinché non ho lasciato che mi prendessi con te. Beh, tu sai quanto ami vivere con te,ma tu mi fai dimenticare ogni cosa:ho dimenticato di pregare gli angeli,e così anche loro hanno dimenticato di pregare per noi. Quando ci incontrammo eravamo ancora abbastanza giovani,lì in quel parco verde di lillà:tu ti...
Una disordinata storia comune
Più leggo, ascolto e osservo, più vivo e più ho lʼimpressione che le nostre esperienze di uomini occidentali – dove non insistono povertà, malattia e degrado – siano tutte estremamente simili tra loro e che le poche immense differenze tra noi stiano nellʼempatia per il prossimo e nella formazione, nel pudore, nelle sfumature dei sentimenti che riusciamo a cogliere, nella capacità di mettere...