Dopo la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che annunciava l’avvio della cosiddetta fase 2 dell’emergenza Coronavirus, il mio pessimismo cosmico mi ha suggerito immediatamente l’immagine di una nuova diffusione del contagio in tempi brevissimi e di nuove restrizioni della libertà, più stringenti delle precedenti. Mi sono accorto, in seguito, che questa...
Malapartiana (una pandemia non è una guerra)
Qualche settimana fa l’attore Sergio Rubini ha pubblicato un tweet nel quale chiedeva a tutti quelli del parallelismo pandemia/guerra di leggere (o rileggere) “La pelle” di Curzio Malaparte per capire quanto il paragone fosse improprio. In effetti, credo che sia sufficiente aver letto “La pelle” o “Napoli ’44“, o anche aver ascoltato gli episodi...
Dopo la pandemia (non ci sarà) il socialismo
Ho letto che, mentre il Consiglio Superiore della Sanità vorrebbe utilizzare i test sierologici per motivi di ricerca e verificare la diffusione del coronavirus in Italia, dall’altro lato governatori di regioni e imprenditori sarebbero in sollucchero all’idea della possibilità di ripartire utilizzando questi test per concedere la cosiddetta patente d’immunità – eventualità...
Sull’ansia da coronavirus (da Cortázar a Burioni)
In un appartamento buio di Parigi in una mezzanotte piovosa alla fine degli anni cinquanta, una donna e un suo spasimante ascoltano musica mentre il piccolo figlio della prima dorme febbricitante in un angolo. L’ascolto della musica é interrotto dalle proteste del vecchio del piano di sopra infastidito dal rumore e dall’arrivo dell’amante della donna, zuppo da capo a piè per il...
L’angelo innamorato. Sull’addio di Angelillo all’Inter
Antonio Valentin Angelillo nacque nel 1937 nella parte sud di Buenos Aires da una famiglia modesta, nel barrio di Parque Patricios, zona che fino all’inizio del secolo aveva ospitato le discariche e il cimitero dei morti per l’epidemia di febbre gialla che aveva colpito la capitale nel 1871 e che, proprio in quegli anni, si sviluppava come quartiere industriale e operaio. Il figlio...
Nelle mani dei balordi (il futuro dei nostri figli)
Nell’agosto di ventotto anni fa la nave Vlora, carica di ventimila profughi albanesi, sbarcava a Bari. Da allora, per venticinque anni, gli albanesi e i rumeni sono stati gli “stranieri d’Italia”, e così rabbrividisco quando da alcuni di loro sento apprezzamento per le politiche di Salvini. Anche i napoletani sono stati stranieri in casa nostra, e così rabbrividisco quando...
Goffredo al Papeete
Un espediente narrativo abusato da chi racconta la cronaca nera in televisione è quello di identificare i protagonisti di vicende scabrose con i soli nomi di battesimo, per annullare la distanza tra il telespettatore, la vittima e il presunto assassino: la casalinga di Voghera capisce subito che Yara potrebbe essere sua figlia, Amanda quella dei vicini e che questi, a pensarci bene, si comportano...
La differenza
Pochi giorni fa è stata emessa la sentenza per l’omicidio Morganti, un fatto di cronaca nera avvenuto due anni fa – e a pochi passi da casa mia, ad Alatri (FR) – che ebbe notevole risalto nei media nazionali: un ragazzo fu ucciso da alcuni balordi (tre, secondo la sentenza) che lo picchiarono tanto da ucciderlo. Gli assassini sono stati condannati a sedici anni di carcere per...