Ellittico, da buon telegrafista, passò notizia anniversario morte Jannacci.
Scrisse canzoni meravigliose – e altre meno, come tutti i musicisti di questo mondo.
Usavo questa canzone come ninna nanna per mia figlia quando era piccolissima e non riusciva a prender sonno, funzionava sempre.
È una canzone dʼamore e molto altro, e poi – per quel che conta il mio metro di giudizio – «lʼavvenire è un buco nero in fondo al tram» è la metafora più bella mai passata in una canzone italiana. Oggi forse suonerebbe, più o meno, «lʼavvenire è un buco nero in fondo a instagram».