Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Un buco nero in fondo al tram

U

Ellittico, da buon telegrafista, passò notizia anniversario morte Jannacci.

Scrisse canzoni meravigliose – e altre meno, come tutti i musicisti di questo mondo.

Usavo questa canzone come ninna nanna per mia figlia quando era piccolissima e non riusciva a prender sonno, funzionava sempre.

È una canzone dʼamore e molto altro, e poi – per quel che conta il mio metro di giudizio – «lʼavvenire è un buco nero in fondo al tram» è la metafora più bella mai passata in una canzone italiana. Oggi forse suonerebbe, più o meno, «lʼavvenire è un buco nero in fondo a instagram».

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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