Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Il mio amico Steve

I

Incontro Steve Bannon tra i boschi secolari di Trisulti – “salve Steve”, gli faccio – “sono a caccia di tartufi”, risponde – “ti hanno buttato fuori dalla Certosa, vecchio Steve”, lo provoco – fa spallucce, poi scoppia in un pianto a dirotto – “non mi avete capito”, dice, poi si passa una mano nella zazzera – “credete siano meglio i nazisti dell’Illinois?” mi domanda – mi mostra un bando del Ministero – «L’oggetto della presente gara consiste nella concessione d’uso dell’immobile “Certosa di Trisulti”, appartenente al Demanio culturale dello Stato. La concessione d’uso potrà essere aggiudicata secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. I soggetti ai quali è rivolto il presente Avviso sono esclusivamente le associazioni e fondazioni, dotate di personalità giuridica e non perseguenti fini di lucro, che abbiano sede legale nello stato dell’Illinois e siano finanziate dal National Socialist Party of America» – “i nazisti dell’Illinois, capisci?” – che mascelle, il vecchio Steve – che zazzera – “è un toupée?”, domando – “non capisco” – “è un parrucchino?” – “questo?” chiede, sfilandosi la zazzera – “che figata, posso provarla?” – “non sentivo l’espressione figata dagli anni ottanta”, ride, poi mi passa la zazzera – “come sto con il toupée?”, gli chiedo – “benissimo, questa zazzera sta bene su tutto” – “come il bianco” – “me l’ha regalata Putin” – “posso tenerla?” – “certo, ho un armadio pieno di zazzere come questa” – “grazie, quasi mi dispiace che ti siano state chiuse le porte della Certosa” – “dispiace più a me” – “immagino” – “e tuttavia mi piacciono queste montagne, questa terra” – “a me invece piace la tua zazzera” – “non riesci a levartela dalla testa, eh?” – “no” – “mi piace molto la vostra cucina” – “ah, sì?” – “l’abbacchio alla scottadito” – “ricetta romana” – “le lasagne” – “sono bolognesi” – “i cannelloni” – “amalfitani” – “le fettuccine” – “anche quelle sono bolognesi” – “i fini fini” – “slurp”  – “molto buoni” – “non avevo mai visto un toupée del genere” – “stiamo lavorando perché il vostro Paese si riempia di toupée come il mio” – “buon lavoro, allora, Steve” – “grazie” – “ti auguro ogni bene” – “grazie, davvero” – “ah, dimenticavo, in questi boschi non ci sono tartufi”.

“Il mio amico Steve” è stato pubblicato nel numero di Luglio 2019 di Gente Comune, periodico gratuito distribuito nella Provincia di Frosinone

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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