Ciociaria Paranoica chiede a gran voce l’introduzione del lancio del formaggio nel programma delle Olimpiadi estive
Ripercorrere le tappe della strepitosa carriera di Calicchia II vuol dire rivivere la storia del lancio del formaggio degli anni novanta e del leggendario “Fontana Scurano degli invincibili”.
“E pensare che non volevo diventare un lanciatore di formaggio professionista”, mi racconta, “da bambino pensavo che il mio destino fosse quello di approfondire i temi della filosofia parmenidea”
“Invece grazie al lancio del formaggio hai avuto fama, donne, soldi”
“Vero. Se potessi tornare indietro rifarei le stesse scelte, nonostante tutto”
Lancia uno sguardo d’intesa a sua moglie, ragazza di Morolo il cui topless aveva fatto scalpore nell’estate del 1998.
Figlio d’arte – suo padre, Calicchia I, era stato campione nella categoria 12 kg ai mondiali di Supino del 1962 –, tra il 1980 e il 2001 il “Re del Parmigiano” (come lo chiamavano i tifosi e i compagni di squadra) ha vinto ogni trofeo nazionale ed internazionale, individuale e di squadra.
Il riferimento è a quel lancio sbagliato durante i campionati italiani di Collelavena del 1999.
“L’obiettivo era il triplete. Con il Fontana Scurano avevamo già vinto la gara di lancio della mozzarella e quella di lancio della scamorza”, racconta.
“Mancano pochi metri alla vittoria”, lo racconta come stesse vivendo quel momento, “prendo la forma di parmigiano da scalata, sono pronto a lanciare, una luce mi distrae, sono perso, è finita”.
I tifosi non gliel’hanno mai perdonata.
Due anni dopo Calicchia II decise di appendere il formaggio al chiodo. Al termine della gara d’addio subì una veemente contestazione da parte degli ultras del Fontana Scurano: “fu un momento inaspettato e molto doloroso per me. Non credo mi fischiassero tanto per quel lancio sbagliato quanto per la mia simpatia verso Parmenide. Loro, così vicini ad Anassimandro. C’erano ventimila persone ad applaudirmi quel giorno, mi spiace venga ricordato solo quello sparuto gruppo di estremisti violenti”
“A causa dei quali il ministero degli interni le ha assegnato una scorta”
“Già. Trovo assurda l’importanza che viene data al lancio del formaggio in Ciociaria. Dovremmo tornare a considerarlo solo un gioco – ma questo, per favore, non lo scriva, non desidero altri guai”
Con un cenno della testa mi indica suo figlio che lancia un galbanino in giardino.
“Avremo un Calicchia III?”, domando.
“Non credo”, mi dice lui, “ad Alessandro [suo figlio, NdS] interessa molto più la politica. In camera ha un poster di Luigi Di Maio. Ieri gli ho comprato l’album delle figurine dei deputati dei cinque stelle: era il bambino più felice della terra”.
Segue un momento di silenzio.
“Non vuole chiedermi niente sulla filosofia di Parmenide?”
“No, non credo”
“Allora, con permesso, torno ai miei studi”
“A presto, Calicchia II”
“A presto”
Ciociaria Paranoica viene pubblicata da Gente Comune
“Il re del parmigiano” è stato pubblicato sul numero di Maggio 2016