Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Neo-paganesimo alla ciociara

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I want to believeAlatri è sempre stata al centro dei principali misteri italiani. Solo negli ultimi anni si è parlato di Alatri per vicende oscure che vanno dalla strage di Ustica alla P2, dal rapimento di Emanuela Orlandi alla convocazione in nazionale di Borini per gli europei del 2012.
Per comprendere meglio la centralità di questa cittadina ernica nella storia del nostro Paese abbiamo bisogno di conoscere le sue origini. Romana? Preromana? Egiziana? Sumera? Un raggio di Sole? O non ci sarà dietro qualche civiltà aliena?

Approfitto di questo spazio per ringraziare Roberto Giacobbo, non solo per avermi avvisato che il mondo sarebbe finito quasi un anno fa (d’accordo, non è successo, ma se fosse accaduto non mi sarei trovato impreparato), ma, soprattutto, per aver finalmente fatto svanire quell’alone di mistero ed omertà che circondava fino a pochi anni fa la storia di Alatri – il paese di circa trentamila anime dove sono nato e cresciuto.

Da bambino mi spiegarono che Alatri era nata dal primo raggio di sole del solstizio d’estate migliaia di anni prima. Per quanto potesse sembrarmi fantasiosa tale teoria (perché un raggio di sole dovrebbe costruire una città?), l’ho sempre data per buona, fino alla famosa puntata di Voyager su Raidue.

Appena giunto a lavoro – giornata di pioggia, era l’inverno a cavallo tra il 2010 e il 2011 – un collega mi fa “Oh, ho visto Alatri in televisione, non sapevo che fosse di origine mesopotamica e che ci fossero stati i templari”.

Cosa rispondere? “No, guarda, in realtà Alatri è nata da un raggio di sole”? Utilizzai l’unica altra informazione che avevo: “sai, ad Alatri ci sono state anche altre popolazioni, ad esempio i nonni di un mio amico che ripara i computer avevano un tempio etrusco nel loro giardino, poi arrivarono i fascisti, lo smontarono pezzo per pezzo e lo riassemblarono a Villa Giulia”.

Arrivò poi il 2012 e la mia attenzione sulla storia di Alatri fu ridestata da un altro fatto.

Centinaia di persone si ritrovarono spontaneamente, all’alba del 21 giugno di quell’anno, sulla sommità dell’acropoli di Alatri per salutare l’arrivo del primo raggio di sole, rinnovando la propria devozione al (raggio) creatore. Eppure negli anni bisestili, si sa, il solstizio d’estate va a cadere esattamente un giorno prima. Errore! Sacrilegio! Chi o cosa aveva tratto in inganno tante persone?

Da allora, causa rinnovata disoccupazione, non ho mai smesso di cercare la verità sulla storia di Alatri.

Pur sapendo che autorevoli colleghi, tra cui anche alcuni acchiappafantasmi, sostengono altre rispettabilissime teorie, personalmente ritengo che il mio paese sia stato fondato da una civiltà aliena: perché mai un gruppo di esseri umani, quasi tremila anni fa – dunque senza autoveicoli né elicotteri e con tanto territorio edificabile ancora a disposizione –, si sarebbe dovuto spingere fino a questa valle, così lontana dal mare e bagnata dal fiume Cosa, per fondare una città?

Pieno di dubbi, da novello Fox Mulder, mi sono dedicato alla ricerca della verità.

Chiudo elencandovi alcune delle mie scoperte:

  • Il tragitto di via Circonvallazione Portadini riflette la posizione della Luna alle 22 e 17 del 24 luglio 1913
  • Le palazzine di edilizia semi-popolare costruite dietro la piazzetta di Tecchiena seguono la rotazione di Plutone attorno al sole
  • Un cugino di secondo grado per parte di madre di Galileo Galilei, tale Galileo Promutico, nel 1600 fu costretto ad abiurare la sua teoria di un universo alatricentrico (così risulta dagli scritti del famosissimo storico Gregorovius)
  • La struttura al centro di un’aiuola in località Bitta è di origine marziana
  • La verità sulla nascita di Alatri è il terzo segreto di Fatima
  • Aldo Moro fu rapito dalle Brigate Rosse per non permettere il compromesso storico tra i sostenitori del raggio di sole e quelli dell’origine mesopotamica. Si narra fosse nascosto alle Fraschette. In un memoriale distrutto dai servizi segreti vaticani, Moro svelò la verità sulla presenza dell’Arca di Noè sul fondo del lago di Canterno.
  • L’Area 51 si trova all’altezza delle cinque strade di Collelavena
  • Nella raffigurazione del “Cristo nel Labirinto”, il labirinto, in realtà, sarebbe quello del Minotauro. Alatri, dunque, sarebbe stata fondata da Teseo ed Arianna. Questa ipotesi sarebbe suffragata dal mito del filo di Arianna (spago di Arianna?) che spiegherebbe finalmente il senso della ciociara che quando si sposa ad alcuni dà lo spago e ad altri la ciocia
  • Alatri si trova posizionata esattamente a metà dell’asse che va da Alpha Centauri al pianeta di Eta Beta

Ciociaria Paranoica viene pubblicata da Gente Comune
“Neo-paganesimo alla ciociara” è stato pubblicato sul numero di Dicembre 2013

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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