Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

A proposito di Walt

A

Scioperi della fame per i diritti delle aragoste, nuclei armati per i diritti dei topi, ristoranti per gatti, psicoanalisi per cani, discoteche per cavalli e terme per pappagalli.

Fin dalle favole di Fedro e di Esopo, l’utilizzo di animali antropomorfi a scopo di intrattenimento ha agevolato lo sviluppo di confidenza ed empatia tra uomini e bestie, buoni sentimenti che hanno poi travalicato il limite della ragionevolezza in tanti amabili, teneri esseri umani sobillati dal cinema di propaganda animalista firmato Walt Disney.

Ogni giorno provo a educare mia figlia a un sano rapporto con gli animali e a un approccio critico al cinema disneyano.

Mi piacerebbe guardare con lei “Gli aristogatti”, ad esempio, spiegarle come quel film mistifichi abilmente la realtà e voglia farle credere che il bene stia dalla parte di una vecchia pazza misantropa straricca che vuole lasciare tutti i suoi averi a quattro gatti e il male nel cuore dell’affabile premuroso fedele maggiordomo che vuole impedirglielo, invece lei si addormenta.

Si addormenta sempre: abbandona la testa sulle mie gambe, sogna, sorride, quando si sveglia mi abbraccia e mi bacia, chiede attenzioni.

È un essere umano, fantastico come tutti gli altri – lei, per me, più degli altri.

Pensa e mi parla, cosa che un animale domestico non farebbe mai.

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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