Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Alcuni la chiamano demenza senile

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Ieri pomeriggio a Roma cʼè stato un breve momento primaverile quando i ragazzi e le ragazze dellʼuniversità mi sono passati tutti attorno mentre camminavo, e devo dire di averli riconosciuti solamente perché fiumavano via dagli stessi luoghi che frequentavo io a ventʼanni, perché io ne avrei attribuiti loro quindici o poco meno, con la loro acne e i loro corpi da adolescenti; eppure io a ventʼanni ero più vecchio di loro, ho ancora vent’anni, o forse non lo ricordo e mi accorgo che quel tempo, ventʼanni, è più prossimo a quello di mia figlia che al mio; e poi è tornato lʼinverno, dʼimprovviso, mentre ero in metropolitana, ed è sfumato un poʼ verso sera, prima di andare via, e ho pensato che dai miei ventʼanni ne sono passati altri venti e ho vissuto un poʼ di tutto – e però fortunatamente non sono diventato orfano e non ho affrontato la malattia e la morte (e finché non muori, mi ha detto un amico defunto in sogno, non puoi dire di aver vissuto pienamente) –, ne sono passati altri venti, dicevo, e forse non ho più lo sguardo sognante e innamorato dei ragazzi che fiumano dallʼuniversità nelle sere di primavera però ho ancora lʼillusione di avere mille possibilità davanti a me, di non essere costretto in riti di passaggio programmati, di poter fare qualcosa di bello o di importante, di avere vent’anni per sempre, o magari trenta, ancor meglio, anche senza capelli, con la barba bianca e lo stomaco prominente, di poter inventare un verbo che non esiste, che fiumi via; magari è questa la testimonianza che lascerò alla mia bambina assieme al premio della mia assicurazione sulla vita, spero le servano a qualcosa.

Alcuni la chiamano demenza senile.

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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