ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER!
Il ritmo della visione di La vendetta del Signor S. é scandito dagli adulti che ronfano animatamente per tutta la durata del film – non riuscendo però a coprire l’entusiasmo dei bambini, scatenato alla sigla d’apertura e al trionfo finale del bene sul male.
Gli adulti che non ronfano cazzeggiano con il loro telefono e non prestano attenzione alla pellicola, mélange demenziale perfetto tra Arriva Cristina, Austin Powers e Tutti gli uomini del deficiente, una satira spietata – si spera volontaria – della società del like.
I Me contro Te riportano finalmente al centro della scena popolare italiana – o, almeno, lo fanno per i nostri bambini – gli eroi, gli uomini straordinari, dopo un ventennio di esaltazione della vita e delle qualità degli uomini semplici.
Perché Sofì e Luì sono straordinari? Perché sanno fare video YouTube per bambini meglio di tutti, e questa è comunque una qualità che li rende più eroici del corteggiatore palestrato di Uomini e donne.
Riferimenti culturali? Luì omaggia prima Benigni con un “Nun me somiglia pe ‘niente” e poi Troisi con un tentativo di telecinesi che rimanda a Ricomincio da tre. Null’altro.
Gli youtuber e i nostri bambini parlano linguaggi che fatichiamo a comprendere e prendere sul serio. Ma, lo spero, realizzeranno una società migliore di questa, nonostante la loro vita culturale autonoma stia partendo per molti di loro più o meno da questo film e non da Il cielo sopra Berlino.
Penso a questo, mentre abbandono la sala stringendo la mano di mia figlia. Penso agli uri e agli angeli, al segreto dei pigmenti duraturi, ai sonetti profetici, al rifugio dell’arte e l’avvenire sembra più roseo che mai. Poi uno dice che da bambino vide al cinema Bingo bongo.