Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

La vita da romanzo di Giuseppe Conte

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Ieri sera, mentre assistevo in televisione all’ennesima conferenza stampa del nostro presidente del consiglio Giuseppe Conte, mi è tornato alla mente un film con Peter Sellers del 1980 tratto da un romanzo di Jerzy Kosinski, quello che vede protagonista un innocuo giardiniere analfabeta che – dopo una serie di equivoci provocati dal suo bell’aspetto e dai vestiti all’ultima moda ereditati dal suo vecchio datore di lavoro che lo fanno apparire come “uno degli uomini d’affari più eleganti” e ne fanno fraintendere qualsiasi comportamento o affermazione e persino le generalità (“«Io sono Chance», balbettò e, non sembrandogli questo abbastanza, aggiunse «il giardiniere». «Chauncey Gardiner», ripeté lei […] «Io e mio marito siamo vecchi amici di Basil e Perdita Gardiner […] è per caso un loro parente, signor Gardiner?»”) – da spettatore del mondo ne diviene protagonista inconsapevole (“uomini come Gardiner decidono ogni giorno la sorte di milioni di persone!” esclama a un certo punto l’ambasciatore sovietico).

Ovviamente Giuseppe Conte non era un innocuo giardiniere analfabeta prima di diventare presidente del consiglio dei ministri, e tuttavia credo che verranno girati film e scritti romanzi incredibili sulla figura e i tormenti dello sconosciuto avvocato di bell’aspetto e dal buon eloquio chiamato a fare il volto pulito del governo creato dall’accordo tra i due partiti più populisti della storia repubblicana e ritrovatosi a gestire in prima persona la più grave emergenza nazionale dalla fine della seconda guerra mondiale.

Comunque vada a finire, comunque la si pensi, quella di Conte mi pare una storia straordinaria: se Einaudi editore mi concedesse un lauto anticipo potrei essere disposto a scrivere il grande romanzo sulle vicende contiane in esclusiva per i Supercoralli.

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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