Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

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Mary Poppins, tata socialista

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Io che il capitalismo fosse una merda lʼho capito per la prima volta a tre anni, quando i miei genitori mi fecero vedere Mary Poppins, quel film dove a un certo punto un bambino di nome Michael Banks vorrebbe donare due penny a una tenera vecchietta indigente e invece il padre bancario glielo proibisce perché vorrebbe farglieli versare nella filiale dove lavora per iniziarlo allʼaccumulo di...

Natale al Quirinale

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Io su Berlusconi presidente della repubblica ci girerei un cinepanettone tipo «Natale al quirinale» perché ho già in mente una scena nella quale un corazziere entra di corsa nella stanza da letto presidenziale per avvisarlo dello scoppio della Terza guerra mondiale e trova sua moglie maggiorata discinta nel letto con Silvio. La donna urla «Oh cielo, mio marito!» portandosi le mani alla bocca...

Al supermercato

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Ero in fila alla cassa della Conad con un solo litro di latte in mano, davanti a me cʼera un uomo in tunica bianca con un carrello pieno di merci, si è voltato, mi ha guardato e ha detto: «Figliuolo, passi avanti». Io ho sorriso, «Grazie Santità». Papa Francesco ha benedetto il latte e mentre pagavo si è raccomandato: «Generale, vacciniamoli tutti». Stavo per segnalargli lʼequivoco, ma ero un...

A proposito dei signori Walsh

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Le serie televisive adolescenziali americane di un tempo prevedevano sempre la presenza di una coppia di genitori chiamata a rappresentare il mondo adulto, una coppia come quella formata dai signori Walsh, due disadattati che passano tutta la loro vita in compagnia dei figli o degli amici dei figli senza riuscire mai a instaurare un rapporto nemmeno colloquiale con dei coetanei: di fatto, i due...

Un bell’anticorpo

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Stamattina ho ricevuto la terza dose e ho riscontrato immediatamente degli effetti positivi: subito dopo la somministrazione ho incrociato due belle giovani e una, indicandomi, ha detto allʼaltra «guarda quel ragazzo, che bellʼanticorpo!», però siccome sono fidanzato me la sono data a gambe levate.

Casa

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Ieri mi è capitato di camminare a Roma, nella strada dove ho abitato per dieci anni e nella zona dove ho lavorato per due. Non è rimasto nulla al suo posto, mi pare, tranne qualche fast food americano, un tabaccaio, un paio di cinema. Alla stazione Termini, invece, dove cʼera Ricordi oggi cʼè Euronics. È passato un mucchio di tempo, mi sono detto, e poi, di sera, sono tornato a San Lorenzo. E...

In analisi, tra Kurt Cobain e Richard Ashcroft

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Da buon boomer, qualche giorno fa ho fatto un giretto su youtube per riascoltare un po’ di Nirvana. Mi è capitato così di imbattermi nell’ultima apparizione televisiva di Kurt Cobain, avvenuta in Italia, a «Tunnel», qualche giorno prima del tentato suicidio di Roma e a un mese o poco più dalla sua morte. È un fatto che non conoscevo, o forse non ricordavo, che a riguardarlo oggi (conoscendo...

A braccia conserte

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Caro diario, ieri mia figlia mi ha detto che avrebbe sicuramente potuto avere un papà più bello, ma non un papà più bravo. Lʼho trovato un complimento molto carino – non è la prima volta che esprime un concetto del genere, e tuttavia mi ha quasi commosso. «Non troppo bello ma molto bravo», è così che vorrei essere ricordato dai posteri. E a braccia conserte, se possibile.

Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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