Pomeriggio, balcone su strada isolata di campagna. Vedo passare un tizio senza mascherina. Gli urlo “maledetto, metti la mascherina!”. Si guarda attorno, rallenta, scendo in strada, gli urlo “bastardo, mettila”. È fermo a duecento metri, mi guarda, mi avvicino, indietreggia, gli urlo “allora non hai capito niente, metti la mascherina, cretino!”. Mi avvicino sempre più, lui indietreggia sempre più, inciampa in un sasso, gli sono addosso, incollo la fronte alla sua. “METTI UNA CAZZO DI MASCHERINA, IMBECILLE”, gli urlo “O SARÒ COSTRETTO A ROMPERTI LE OSSA!”. Il tizio tira fuori da una tasca la sua mascherina, la indossa. È una chirurgica personalizzata, c’è scritto «Benvenuto nel Covid». Realizzo in quel momento che, accecato dalla visione di un uomo senza mascherina, avevo dimenticato di indossare la mia FFP3.