Un giorno collasseranno tutti i server, e di tutte le nostre piccole glorie non resterà che qualche foto che abbiamo avuto la premura di stampare, forse un libro autofinanziato o i cento vinili registrati e mai venduti chiusi in un cartone in garage.
Persino delle glorie più grandi si perderà il ricordo, se un giorno poi smetteremo di stampare libri e giornali, se la musica passerà solamente attraverso spotify e il cinema lo proietteremo in streaming.
Penso a questo e butto giù in tutta fretta un’autobiografia nella quale mi descrivo come un adone alto due metri dalla fluida chioma bionda, splendido trequartista e voce ammaliante, giusto tra i giusti e difensore degli oppressi, acclamato dai popoli e amato dalle donne.
La stamperò in diecimila copie e la diffonderò in tutto il mondo.
Un giorno collasseranno tutti i server, e i posteri troveranno le diecimila copie della mia autobiografia sparse in tutti gli angoli del mondo, la leggeranno e si appassioneranno alla mia figura, nei libri di storia mi esalteranno come “ANTONIO IL GRANDE” o “ANTONIO CHIOMA LUCENTE”, o ancora come “ANTONIO MUSCOLI D’ACCIAIO” protagonista del XXI secolo, orgoglio dei suoi pro-pro-pronipoti.
Un giorno collasseranno tutti i server e sparirà per sempre persino la foto di me alticcio vestito da donna durante una festa di carnevale sulle rive della Mosa, che gioia!
Collasseranno tutti i server e sarà come se non fossi mai passato su questa Terra, nessuno vedrà mai una foto in cui sorrido contento, nessuno leggerà mai questo post, e saremo finalmente liberi, felici, persi, quel poco che davvero siamo.