Siamo sommersi da tante informazioni scientifiche o pseudo-tali sul coronavirus, contraddittorie tra loro. Ho strumenti stanchi e poco validi: l’intuito per interpretarle, il nome di una testata per verificarne l’attendibilità. Ne parlo come dell’Inter al bar e mi sento stupido.
Oggi però ho anche messo il naso fuori di casa per la terza volta in 40 giorni. Ho accompagnato mia figlia (che in questo periodo non era mai uscita) in edicola. Ci siamo presi la libertà di fare una gara di corsa a chi-arriva-prima-al-bar. Il bar era chiuso, ma è stato bello – anche se la gara l’ha vinta lei.