Sono uscito sul balcone a fumare una sigaretta. La strada era deserta. Ho sentito battere le mani e ho pensato che fosse tornato il lockdown. Pieno di adrenalina ho urlato «viva il personale sanitario», ma a battere le mani era un vicino, nel tentativo di uccidere una zanzara tigre. Un altro vicino, anche lui in cerca di frescura sul balcone, si è voltato verso di me. Ho sentito i suoi occhi addosso, lʼho guardato, mi ha fulminato, ho fatto la figura del fesso, ho annuito in penombra, ho spento la sigaretta, sono tornato a sedere sul divano. Da qui ascolto ancora il vicino battere le mani nel tentativo di uccidere una zanzara tigre. Deve avercela fatta, proprio adesso, perché improvvisamente ha preso a cantare lʼinno di Mameli assieme ai suoi congiunti. Domani tornerà il gran caldo, e con lui i condizionatori, e tanti saluti al vicinato.