Nel 2013 io e il mio amico Paolo mettemmo su uno sgangherato e inefficiente ufficio stampa (Sunday Press Ufficio Stampa) per giovani musicisti. Tra i nostri “clienti” c’era Edoardo D’Erme, in arte Calcutta. Tentammo maldestramente di promuovere la sua musica per un anno. Poi, quando finalmente desistemmo, Edoardo diventò famoso in pochi mesi: ad oggi ha fatto sold-out ovunque, conquistato dischi d’oro e di platino e l’Arena di Verona. Nel frattempo, Paolo è diventato un cantautore; io, invece, un papà e un professionista dello smaltimento di rifiuti pericolosi – colto in questi giorni da una sindrome influenzale.
Questo aneddoto è stato lo spunto che ha portato Arcana Edizioni – fiutando un facile Premio Pulitzer – a scegliermi come autore per “Calcutta. Amatevi in disparte”, l’ottavo volumetto della collana “Cantautori del duemila” in libreria dal 4 ottobre prossimo venturo.
In “Calcutta. Amatevi in disparte” non c’è spazio per i pettegolezzi: non è una biografia né un libro ufficiale ma un’anomala monografia nella quale ho scomposto e ricomposto versi, ricordi, aneddoti, foto, interviste, pensieri, opere e omissioni, per raccontare la vita artistica di Edoardo, le sue canzoni e quello che nel frattempo accadeva attorno – facendo qua e là anche ampi riferimenti (da aspirante piccolo Carrère) alla mia esperienza umana, prospettiva ideale e culturale e, soprattutto, al pop e al cantautorato italiano storico.
Avrei preferito che il volumetto fosse in libreria già da oggi. Per togliermi il tarlo dal cervello, per stracciare subito Francesco Totti e la sua autobiografia nella nostra singolare “gara-a-chi-venderà-più-copie”, perché oggi è il compleanno del mio papà Adolfo (e se oggi sono così appassionato di narrativa, musica e cinema lo devo principalmente al tempo libero che ha passato con me da bambino – grazie, e auguri!). I poteri forti non hanno voluto.
Per la realizzazione del libro devo ringraziare mia sorella Anita e Ilaria per le loro illustrazioni, Federica, Franca e Roberta per il loro archivio fotografico, la mia famiglia per l’amore e la pazienza e, non ultimi, per avermi fornito il materiale necessario per raccontare le loro storie: Tiziano, Gabriele e Lorenzo di Gusville Dischi; Antonio (Geograph Records), Manuel e Stefano (Selva Elettrica – Laughing netlabel, tra i vari ruoli) produttori dell’album Forse…; Matteo e Davide gran maestri della massoneria dell’indie italiano Diesagiowave; Eleonora e Chiara amministratrici del CALCUTTA gruppo di.
Vabbè, ne riparliamo il 4 ottobre. Ciao.
OTTOBRE
3 ottobre 2018
Da ragazzino ho acquistato libri importantissimi dal signor Gaudenzio della libreria Cataldi di Alatri (FR) – ad esempio i racconti di Isaac Asimov, il “Pinocchio con gli stivali” di Malerba e “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”.
Trent’anni dopo, mia figlia Caterina si è recata nella stessa libreria – oggi retta da Vittorio – per acquistare un altro libro importantissimo (e facile Premio Pulitzer), “Calcutta. Amatevi in disparte”.
È stato un passaggio di consegne molto emozionante, e tuttavia Caterina ha poi preferito dar fondo ai suoi risparmi per acquistare un didò arancione.
«Del resto il libro sarà in vendita da DOMANI 4 OTTOBRE, papà, quella in vetrina è solo un’anteprima».
«Ok, tornerai DOMANI 4 OTTOBRE per acquistare il facile premio Pulitzer “Calcutta. Amatevi in disparte”?»
«Sì, DOMANI 4 OTTOBRE lo acquisterò»
«DOMANI 4 OTTOBRE»
«Già»
«Aspetta che scatto una foto alla vetrina»
«Papà lascia fare me, le tue foto fanno sch…»
Clic
15 ottobre 2018
Porto il nome di mio nonno che – a sua volta – portava quello di suo nonno, Antonio Coletta, proprietario di un bazar a Castelforte (LT) e padre di (all’incirca) una decina di figli.
Tra loro il mio bisnonno Adolfo, nato nel 1900, ben prima che il suo nome diventasse complicato da indossare. Adolfo aveva potuto studiare abbastanza da diventare segretario comunale a Formia (LT), dove si trasferì con la sua famiglia.
Durante un trasloco ho trovato una lettera scritta da Adolfo ai fratelli negli anni quaranta per rimproverarli di un fatto avvenuto alcuni anni prima: aveva una grafia bella e un’eleganza nel rimbrotto che io non avrò mai. Nella stessa occasione mi è capitato tra le mani un quaderno delle scuole elementari della moglie di Adolfo, mia nonna Vincenzina. Li ho messi da parte, poi sono tornato a cercarli qualche settimana fa ma non c’erano più.
Vincenzina era sopravvissuta a quattro figli e ad almeno due fratelli. Mi raccontavano che un fratello, Pasquale, era saltato in aria tentando di attraversare il Garigliano durante la seconda guerra mondiale; un altro fratello, Alfredo, era emigrato a Londra e aveva aperto il negozio di chicchi di caffè a Soho che viene citato al principio della canzone d’apertura del primo album dei Dire Straits, Wild West End.
Ho frequentato puntualmente Formia (LT) finché la mia bisnonna è stata in vita, della sua casa ricordo le stanze, i colori e gli odori. Ricordo che detestavo darle i bacetti per via della pelle rugosa.
Anche per il legame con queste storie antiche, sono molto contento di festeggiare il successo del mio libro “Calcutta. Amatevi in disparte” (Arcana Edizioni) anche a Formia (LT), da Tempo Prezioso, domenica 21 ottobre alle ore 18.
27 ottobre 2018
SIC TRANSIT GLORIA MUNDI
Ieri ho ricevuto una e-mail nella quale Enrico Mentana mi informava di non avermi selezionato per la redazione del suo nuovo giornale on-line 💔
Oggi Frosinone Today ha indicato la presentazione del mio “Calcutta. Amatevi in disparte” (domenica 28 ottobre alle ore 18:00 da Libreria Ubik Frosinone) come una delle cose da fare in Ciociaria nel weekend
Daje Arcana Edizioni!
28 ottobre 2018
Oggi mio nonno Gerardo avrebbe compiuto 99 anni – non per l’anagrafe, dove fu registrato con un giorno di ritardo.
Gerardo era nato a Frosinone e mi raccontava che, tornandovi dopo essere stato ferito in guerra, trovò la casa di famiglia in via Moccia rasa al suolo: prima di ricongiungersi ai suoi familiari – che aveva creduto tutti morti – trovò ospitalità per qualche giorno in casa di un contadino, dormendo a terra e mangiando pane di farina di ghiande.
Ha vissuto un’esistenza lunga e – credo – molto felice.
Accettando la proposta della Libreria Ubik di presentare il mio “Calcutta. Amatevi in disparte”, a Frosinone e in questa giornata, non avevo colto la coincidenza di date: avessi fede nel destino o in qualsiasi altra cosa lo riterrei un buon presagio.
NOVEMBRE
13 novembre 2018
Che bello! Domenica 2 dicembre presenterò il mio “Calcutta. Amatevi in disparte” (Arcana Edizioni) a Grosseto, la città di Luciano Bianciardi
21 novembre 2018
Pigri consumisti nemici del commercio al dettaglio e delle librerie indipendenti, fino a domani potrete acquistare da Amazon il mio “Calcutta. Amatevi in disparte” e un altro libro a piacere (l’importante è che spendiate almeno 20 euro) ricevendo dalla stessa piattaforma un buono sconto del valore di 7 euro valido fino all’11 gennaio 2019! Esiste al mondo un’occasione migliore per arricchire una discussa multinazionale?
DICEMBRE
14 dicembre 2018
È un momento storico talmente complicato (quello nel quale un partito di governo sdogana i fascisti di Casapound portandoli a Piazza del Popolo; quello nel quale il personaggio televisivo più importante del giorno fa sua “Generale” ma afferma di condividere “i pensieri giusti”, e che vengano dai fascisti di Casapound, Salvini o Trump poco importa; quello nel quale alcuni genitori leghisti non vogliono che si canti “Bella ciao” a scuola perché canto “dei vigliacchi che sparavano alle spalle ai veri soldati italiani”), è un momento storico talmente complicato – dicevo – che i nostri ragazzi nelle scuole dovrebbero leggere libri che gli spieghino chi eravamo, cosa sta accadendo e dove stiamo andando.
Oggi, nel trovare il mio “Calcutta. Amatevi in disparte” tra i primi 100 libri scolastici venduti da Amazon, tra Nicola Abbagnano e Lorenzo Rocci, sorrido imbarazzato (e mi vergogno un bel po’).
Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.
Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.