La notte del 27 ottobre del 1910, dopo oltre 48 anni di matrimonio e ben tredici figli, Lev Tolstoj mette in atto il meditato progetto di una fuga dalla sua tenuta di Jasnaja Polijana e, in particolare, da sua moglie. Sotto mentite spoglie, prende un treno diretto a Rostov sul Don in compagnia della sua complice e figlia prediletta Aleksandra e del dottor Makovickij. La determinazione dellʼottuagenario scrittore nel voler sparire e iniziare una nuova vita viene però fiaccata da un grave malore che lo costringe a scendere dal convoglio nella piccola stazione di Astapovo, dove trova ricovero nellʼappartamento del capostazione. Astapovo (oggi ribattezzata Lev Tolstoj) diventa per qualche giorno il centro del mondo. La situazione del malato è grave: il maestro è moribondo, e tuttavia la sua maggiore preoccupazione è che «lei», sua moglie, lo raggiunga.