Questa mattina mi sono svegliato alquanto di malumore, poi ho letto che oggi Eugenio Montale avrebbe compiuto 125 anni.
Ho allora preso in mano il poco pratico – e quasi intonso – tomo di mille pagine contenente tutte le poesie del premio Nobel che regalai alla mia fidanzata per il suo compleanno di dieci anni fa, lʼho aperto a caso.
Ero certo di trovare una poesia bellissima, Eugenio – e allo stesso modo ero sicuro che mi avresti fatto il vuoto a ogni gradino.
Ho letto i tuoi versi e poi ho chiuso quella specie di Prozac al contrario.
Ti ho messo accanto ai medicinali, per i futuri momenti troppo felici.
Tanti auguri, vecchio mio.